Senza necessità di approdo

di Carmelo Leonardi
 

Hamlet è la tragedia della crisi in senso radicale, identitario, ontologico. È il dramma metafisico moderno per eccellenza, perché il protagonista non si accontenta di ciò che sta, di ciò che è dato dalla narrazione più forte, quella del potere

 

Descrizione

“Essere, non essere” rimane uno dei passaggi simbolici più frequentati della letteratura di tutti i tempi: fu certamente inevitabile che Hamlet attraesse a sé la più complessa riflessione ontologica e metafisica sull’uomo, sul suo tempo e il reale a sé circostante.
Hamlet sorge a cavallo tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo come nuova relazione e maturazione dei profondi cambiamenti che avevano caratterizzato la nascita della scienza moderna in Europa, Hamlet staglia la propria presenza artistica come dardo infuocato del dubbio che incendia le certezze neoplatoniche della prima fase dell’età moderna.
L’opera shakespeariana è fortemente simbolica di un tempo che matura il senso della crisi come avanzamento nell’ignoto dell’umano divenire. Hamlet è la rappresentazione letteraria più problematica e sublime di un Esistenzialismo antelitteram che trova al centro l’uomo, defraudato di ogni trascendenza, di ogni teleologia, ma sfolgorante di un nuovo coraggio necessario a rinvigorire un modo altro di cercare la verità.

Informazioni aggiuntive

Autore

Carmelo Leonardi

Sottotitolo

Hamlet, geometrie metafisiche

Prefazione

Giovanni Azzaroni

Pagine

162

Pubblicazione

26 febbraio 2024

ISBN

978‑88‑947379‑3‑6

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